PMI e social media: lo studio di Meta sulla digitalizzazione in era Covid

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PMI e social media: lo studio di Meta sulla digitalizzazione in era Covid, oggi su Marketing Notizie

Quando parliamo di digitalizzazione d’impresa, ci riferiamo alla pratica secondo la quale affianchiamo alle attività d’impresa tradizionali quelle legate al digitale, oppure ci spostiamo sul digitale o ancora, creiamo direttamente la nostra impresa, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia. Ma qual è il ruolo dei social media, e nello specifico di Meta, in questo processo? Come l’azienda di Zuckerberg sta aiutando le PMI mondiali, e quindi anche italiane, a superare l’onda lunga dello shock provocato dalla pandemia e dal covid?

Lo scopriamo con la ricerca quantitativa prodotta da Ipsos per conto della stessa Meta, che ha interessato ben 43 paesi nel mondo per un totale di 37.800 intervistati tra il 15 giugno e l’8 luglio 2022, tra founders, owners, dirigenti e senior manager di piccole e medie imprese.

Quali sono stati i risvolti e i risultati emersi da questa ricerca? Vediamoli qui di seguito:

  • La ripresa delle PMI è in corso ma con molte differenze nell’area EMEA (che comprende Europa, Middle Est e Africa). Nello specifico si definiscono fiorenti le attività in Svezia, Francia, Egitto, Paesi Bassi e Nigeria, mentre si stenta a sopravvivere in Irlanda, Germania, Italia, Sudafrica e UK;
  • Le PMI stanno ottenendo successo adattando il proprio modello di business e spostandosi online. Il dato è meno valido in Italia, dove solo il 22% delle PMI del nostro paese ha adottato dei cambiamenti validi dopo la pandemia rispetto ad altri paesi;
  • Molte aziende dichiarano che utilizzando gli strumenti digitali sono riuscite a tenere aperta l’attività durante il lockdown. Tra queste anche il 60% di italiane;
  • Meta e le sue app hanno aiutato le aziende nella crescita del proprio business o nel lancio di nuove attività;
  • La messaggistica consente di connettersi direttamente con i clienti. In Italia lo strumento è molto utilizzato, con l’80% degli intervistati che dichiara di considerare gli strumenti di messaggistica un modo di collegarsi a clienti e potenziali tali;
  • La centralità dei temi legati alla sostenibilità ambientale per la maggior parte delle PMI, di cui il 68% italiane. Inoltre, si percepisce come i clienti siano interessati ad acquistare da aziende che siano rispettose dell’ambiente;
  • I fondatori di PMI sono sempre più giovani, con un’età media che varia dai 18 ai 25 anni. In Italia invece la media è più alta e varia dai 26 ai 34 anni;

Luca Colombo, Country Director di Meta in Italia, ha così dichiarato:

“Oggi siamo a un punto di svolta tecnologico. L’accelerazione digitale, a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, ha dimostrato alle aziende di tutte le dimensioni che si sono aperte nuove strade e nuove opportunità di crescita e che è necessario continuare a innovare per rimanere rilevanti e competitive. Una volta pensavamo che l’economia tradizionale e l’economia digitale fossero entità separate. Ora sono indivisibili. Gli strumenti digitali sono al centro delle attività di ogni settore e organizzazione e non sono mai stati così importanti come in questo momento.

Speriamo vivamente che l’Italia possa fare uno scatto ulteriore verso la digitalizzazione nei prossimi anni, per non perdere un patrimonio di PMI, che ancora oggi è il fulcro dell’economia nazionale.