Ogilvy non lavorerà più con gli influencer che editano le proprie foto in modo prominente, per combattere i danni alla salute mentale delle giovani generazioni per colpa dei social media
Una bella iniziativa volta a combattere l’uso smodato dell’editing nei contenuti social è stata intrapresa da Ogilvy UK, che ha annunciato a The Drum che non accoglierà più campagne di influencer marketing con content creator che editano e ritoccano corpi e volti sui social media. L’obiettivo è combattere i danni provocati da queste azioni sulla salute mentale dei giovani.
Il divieto si applicherà a tutti i clienti che si affidano ad Ogilvy UK per le proprie campagne, tra i quali spunta anche il nome di Dove, da anni fautore del concetto di bellezza autentica.
Rahul Titus di Ogilvy, ha così commentato la notizia:
“Abbiamo un dovere di attenzione come marketer, agenzie e marchi nei confronti della prossima generazione di persone in modo che non crescano con le stesse cose che stiamo vedendo ora. Sono state fatte molte ricerche su questo. Abbiamo lavorato con il nostro team di scienze comportamentali, parlato con molti influencer e abbiamo passato molto tempo a capire come farlo funzionare”.
Ogilvy lancerà la sua politica del no editing in due fasi. A partire dal prossimo mese, quando il team di Titus si consulterà con marchi e influencer sulla politica, e a maggio implementerà il divieto. Titus ha fissato poi una scadenza a dicembre per la fine completa della modifica di tutti i contenuti sponsorizzati o a pagamento nelle campagne di influencer marketing.
Titus aggiunge:
“È facile per noi sederci qui e dire ‘c’è un problema sistemico, quindi non lavoreremo con questo tipo di influencer’, ma questa non è la soluzione e non apporterà il cambiamento che vogliamo vedere. Quindi ci prenderemo il tempo e consulteremo i nostri clienti e metteremo in atto il piano”.
Ma come funzionerà in pratica questa politica?
Ogilvy non lavorerà più con gli influencer che ritoccano la loro pelle o il loro corpo, ma consentirà lavori che modificano il contrasto e la luminosità. Gli standard dei filtri di bellezza dell’ASA verranno applicati nel Regno Unito. Inoltre, Ogilvy utilizzerà il suo stack tecnologico InfluenceO per rilevare quando le immagini sono state ritoccate.
Titus è realistico sul fatto che questo ha bisogno di tempo per vedere il suo completo sviluppo:
“Stiamo parlando di invertire 10 anni di comportamento sui social media e questo non accadrà in due mesi. Sappiamo che ciò che stiamo mettendo in atto non vedrà alcun beneficio immediato per i prossimi cinque anni. È un progetto troppo grande e va bene così”.