Come cambiano gli scenari di acquisto delle famiglie italiane con covid e guerra in Ucraina nel settore del Largo Consumo
Questi ultimi due anni si stanno rivelando deleteri per quanto riguarda l’Economia. La pandemia da covid, le incertezze geopolitiche, la guerra in Ucraina con il rallentamento della crescita economica post-covid, l’inflazione e gli sbalzi dei mercati stanno provocando forti scossoni anche al settore del Largo Consumo, dove le famiglie stanno vedendo erodere mese dopo mese il proprio potere d’acquisto. In questo scenario cambiano anche gli stessi comportamenti e le abitudini d’acquisto delle famiglie italiane.
A darci una disamina precisa di ciò che sta accadendo alla nostra Economia e al settore del Largo Consumo ci pensa NielsenIQ con il suo resoconto. Nello specifico, per il primo quadrimestre del 2022, abbiamo la crescita di un punto percentuale dei consumi grazie al contributo della Pasqua.
Se andiamo a valutare invece i canali di vendita, abbiamo che l’e-commerce cresce e ha un valore del 2,6% nel 2022, rispetto allo 0,9 del 2019. I supermercati hanno invece un valore del 38,3%, stabile tra il 2019 e il 2022, mentre invece una forte crescita è data dai discount, con le famiglie italiane che qui spendono di più, con un valore che si attesta al 20%.
L’aumento dell’inflazione teorica che riguarda stesso paniere e volumi (addirittura si contano oltre 6 punti percentuali potenziali) nel Largo Consumo porta le famiglie italiane a cambiare lo stesso paniere e le stesse quantità, facendo in modo da ridurne la portata al 2,6%.
Questo trend mostrato da NielsenIQ fa emergere come i consumatori si stiano adattando ai cambiamenti attraverso le opportune strategie di risparmio, che compensano l’andamento dei prezzi con modifiche al proprio stile di vita. Questa tendenza fa emergere però una tendenza alla polarizzazione delle fasce di consumatori, con un certo numero di famiglie che sarà costretto a modificare i propri stili di consumo perché vedrà diminuire ulteriormente il proprio potere di acquisto.
Luca De Nard, Amministratore Delegato di NielsenIQ Italia, commenta così i dati:
“In uno scenario tanto complesso quanto drammatico, le diverse realtà operanti nel settore del largo consumo, come retailer e manufacturer, devono collaborare per poter delineare delle linee guida e delle strategie da seguire. Fare network e indirizzare gli sforzi congiunti del mercato e del governo è quanto mai fondamentale per supportare consumi sempre più polarizzati e consumatori meno fidelizzati, in cerca del prezzo più vantaggioso per attutire il colpo”.
Tutti questi ultimi accadimenti hanno fatto sì da rendere tutto ipotetico, poiché anche un evento che accade dall’altra parte del mondo corrisponde ad un grosso impatto sul mercato locale. Proprio a causa dell’imprevedibilità dello scenario odierno, NielsenIQ preannuncia un autunno “caldo”, con una perdita ulteriore del potere d’acquisto per le famiglie italiane.
Fonte dati – NielsenIQ 2022