Content Marketing: come pianificare il tuo calendario editoriale con ChatGPT, nel caso fossi alla ricerca di contenuti utili da inserire all’interno del tuo sito/blog
Ad ogni inizio d’anno che si rispetti, arriva il momento di pianificare gli argomenti e i topic da sviscerare sul proprio blog/sito. E’ un’attività imprescindibile per chiunque di noi abbia un sito da aggiornare. Ed è così che ogni content marketer si mette a lavoro, alla ricerca di argomenti di discussione interessanti per la comunità del web, da trattare poi sul proprio sito. Si tratta di un’attività che richiede tempo e attenzione particolare, in quanto andrà ad impattare sui prossimi mesi lavorativi. Occorre fare quindi attenzione!
Come ricercare gli argomenti da trattare?
Sicuramente si inizia guardando le statistiche del nostro sito, alla ricerca degli argomenti più letti e ritenuti quindi più interessanti dai nostri lettori. Fatto questo, andremo poi alla ricerca di approfondimenti e temi che possano interessare il potenziale visitatore, compatibili ovviamente con il topic principale trattato dal nostro progetto web.
Sul mercato esistono diversi tool in grado di fornirci una stima degli argomenti più ricercati dagli utenti in rete in quel momento. Alcuni sono gratuiti (vedi Google Suggest), altri freemium, mentre altri ancora sono esclusivamente a pagamento.
E se vi dicessimo di usare l’Intelligenza Artificiale per il vostro calendario editoriale?
Avete capito bene! Infatti, ChatGPT consente anche questo. Il tool ideato da OpenAI risponde ad ogni domanda che gli viene posta. Quindi può anche aiutarci a redigere il calendario editoriale! Unico avvertimento: ChatGPT è aggiornato fino al 2021, quindi non è conoscenza di accadimenti avvenuti dal 2022 in poi. Se siete un blog di notizie in tempo reale, allora questa soluzione non fa per voi. Ma può comunque darvi note su questioni comuni, così da stimolare riflessioni sul tema.
Come usare ChatGPT per il calendario editoriale?
Un possibile modo sarebbe quello di interrogare l’AI su un particolare tema (esempio su “Sneakers Nike”), chiedendogli di fornirci una panoramica di tutti gli approfondimenti legati a questo argomento. Non tutte le informazioni saranno accurate ma avremo possibili spunti di riflessioni, magari da andare a incrociare con altri tool (esempio riuscire ad estrapolare un argomento interessante con parole chiave e controllare su SeoZoom l’ammontare di ricerca di quella parola chiave specifica). Se siamo un’attività locale (ad esempio un sito di notizie su Napoli), possiamo interrogare ChatGPT, individuando argomenti di interesse locale su quel topic (dove mangiare la pizza…a Napoli). Oppure puoi ancora chiedergli di mostrarti le domande principali su un determinato argomento, con qualsiasi qualificatore tu voglia aggiungere, tra cui regione, città, pubblico, e così via.
Puoi quindi chiedere a ChatGPT di inserire queste domande su un topic, all’interno di una tabella, che puoi quindi aggiungere ai tuoi elenchi di possibili argomenti da trattare.
In combinazione, puoi creare una raccolta piuttosto ampia di suggerimenti e note per guidare la tua strategia di contenuto, che almeno ti darà un mezzo per creare una connessione con il pubblico.
Inoltre, puoi utilizzare il tool anche per creare dei post specifici sull’argomento. Ma attenzione a controllare l’accuratezza delle informazioni fornite e la forma. Un lavoro umano di revisione e ottimizzazione, anche in chiave SEO, da questo punto di vista è auspicabile. Questo tool può fare tanto se viene però assistito dall’intelligenza umana. Ecco perchè quest’ultima non è mai bypassabile.