Pharmakon, Arte Contemporanea e Generazione Z a Roma in una mostra che trasforma in arte il disagio giovanile
Viviamo un periodo storico di forti turbolenze, soprattutto emotive. Una finestra temporale ricca di eventi non proprio piacevoli: la pandemia, la guerra e i problemi della società moderna hanno minato e non poco le sicurezze dei giovani. A Roma si è aperta così Pharmakon, una mostra d’arte contemporanea dedicata ai giovani artisti, aperta presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale – Via Francesco Crispi, 24 dal martedì alla domenica dalle ore 10.00-18.30, con ingresso gratuito.
L’obiettivo della mostra è quello di mostrare ed esprimere, attraverso diverse forme artistiche, le proprie solitudini, per inaugurare un nuovo rapporto con la comunità. La prima tappa espositiva sarà ospitata alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale dal 29 aprile al 5 giugno.
Pharmakon è curato dall’Associazione Gandhara, vincitore del bando VitaminaG nell’ambito del programma GenerAzioniGiovani.it, e finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio con il sostegno del Dipartimento per la Gioventù, promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Questo progetto vuole ricongiungere i giovani artisti con il territorio e le istituzioni culturali. Lo scopo ultimo è portare a galla i sentimenti e gli stati d’animo delle giovani generazioni, alle prese con una società turbolenta, ansiogena, priva di punti fermi. Dove tutto è effimero e confuso, frenetico.
Il termine pharmakon (in greco φάρμακον) viene inteso come farmaco utile o nocivo, veleno, cura ed espediente. In questo caso interpretato come una sorta di via di fuga dalla realtà per le nuove generazioni, che in questo modo cercano riparo dalle frustrazioni e dai disagi che la società contemporanea produce in loro. In questo caso il pharmakon trasforma un malessere sterile in uno più espressivo, liberatorio e infine creativo.
Nel primo episodio di Pharmakon, questo pensiero viene espresso dal medium del video, da un’installazione audio e dalla fotografia.
Sono quattro i giovani artisti in mostra:
- Evaluna Pieroni, autrice dei cortometraggi Consuelo e Il gioco del bowling, per cui i ricordi, l’infanzia e il gioco sono emblema di un qualcosa che ricerchiamo quando siamo soli e persi o semplicemente delusi dal presente;
- Amanda Jiang Kohen, con il cortometraggio Prayer Paranoia, si rende artista di un’opera dalle tinte crude e brutali attraverso cui esprimere la propria fascinazione per il concetto di phamarkon nella sua valenza di simbolo di seduzione, ma anche di virtù;
- Lorenzo Silvestri ha prodotto per il progetto un’audio-installazione intitolata Fantasmi e rumori presenti della città (dedicato ad Anna Collina), un’opera immersiva – costruita da una parte analogica e una digitale – che attinge la sua carica evocativa da frammenti di ricordi, conversazioni e pezzi di vita quotidiana dell’artista;
- Yis Kid, che espone sei fotografie tratte dalla serie Spiders and religious mysticism, un viaggio dentro la decostruzione iconografica della figura umana, traslata in una forma selvaggia, seguendo chiaramente la scuola dell’”informe surrealista”;
Siete tutti invitati a questa mostra che evidenzia con l’arte e la cultura il disagio giovanile di questo periodo storico così delicato.