Hungry for Culture: la campagna di Bennet dedicata all’importanza della lettura durante BookCity a Milano
Leggere è fondamentale. La cultura per secoli si è basata su libri e lettura. Anche se gli ultimi anni vedono un calo della lettura nelle giovani generazioni, quest’hobby rimane fondamentale per plasmare i più giovani. Lo ha ben capito il marchio Bennet, il quale ha dato vita ad un’interessante campagna di comunicazione che unisce lettura e cibo, dal titolo Hungry for Culture, lanciata in concomitanza con BookCity, il festival del libro che si è tenuto a Milano dal 16 al 20 novembre. A darne notizia il sito Mark-Up.
Nello specifico, il retailer punta all’ampliamento del proprio catalogo di libri disponibili in punto vendita, e lo fa con una campagna irriverente che gioca sul connubio lettura-cibo. Infatti, per questa campagna ha posizionato i libri di alcuni scrittori all’interno dei reparti pescheria, macelleria e orto-frutta, incellofanandoli proprio come un alimento qualsiasi. Anche la collocazione non è casuale: Moby Dick lo trovi al banco pescheria, La fattoria degli animali al bancone della carne, mentre Eva Luna nel reparto orto-frutticolo.
Il messaggio è chiaro: come il cibo, anche i libri sono fondamentali per la nostra crescita.
L’azienda ha così spiegato, in una nota, la campagna:
“Abbiamo inserito i libri nei banchi espositivi all’interno dei punti di vendita, confezionati come alimenti, per vedere la reazione dei consumatori che hanno risposto in molti casi con l’acquisto”.
I dati sulla lettura in Italia sono disastrosi: il 60% degli italiani non legge neanche un libro all’anno, e il nostro paese è tra quelli che leggono meno in Europa.
L’obiettivo di Bennet è quello di sensibilizzare gli italiani sull’importanza della lettura con il claim:
“Il cibo ci nutre, la cultura ci rende umani”.
Sul sito di Bennet è possibile anche trovare una serie di prodotti abbinati ad altrettanti libri acquistabili in coppia con la spesa online.
Per comunicare con i più giovani, infine, il brand ha deciso di utilizzare i social media, e nello specifico TikTok, oggi forse l’unico mezzo di comunicazione utilizzato dalla Gen Z per comunicare e tenersi aggiornati su novità e notizie.
Il motivo è presto spiegato:
“Abbiamo compreso che la canonica comunicazione commerciale non attecchisce sui giovani, non si fidano. Quindi, ingaggiamo le new generation con toni e linguaggio amichevoli e campagne divertenti e interessanti”.
Facciamo i complimenti a Bennet per l’iniziativa davvero lodevole e chiudiamo con un appello: leggete e fate in modo che i vostri figli continuino a leggere e ad arricchire la propria immaginazione attraverso la lettura di un libro. Alla prossima!